Roberto Scarpinato
«Il gioco grande è l'espressione che Falcone utilizzò per indicare il gioco grande del potere del quale la mafia è stata un'importante protagonista.
La mafia, infatti, non è costituita solo da personaggi come Provenza, Riina, come i mafiosi con la coppola storta che fanno estorsioni, ma è costituita anche da personaggi eccellenti, importanti che fanno parte del gioco grande del potere e che neo corso della storia hanno commissionato agli specialisti della violenza hanno commissionato omicidi eccellenti. Ed è proprio a questo omicidi eccellenti che Giovanni pensava del gioco grande del potere.
[...] Una visione riduttiva della mafia la fa identificare solo con personaggi come Badalamenti, Provenzano, Riina, Matteo Messina Denaro ex contadini... ma se la mafia fosse costituita solo da questi personaggi, chiunque è in grado di capire che lo Stato se ne sarebbe liberato da un secolo e mezzo.
[...] Connivenza e complicità fanno parte della storia della mafia: alcuni dei più importanti capi della mafia sono stati colletti bianchi. Sino a quando il Parlamento e i consigli regionali continueranno a essere affollati da personaggi che sono stati condannati per mafia o per corruzione o che sono sotto processo non si potrà dire che abbiamo voltato pagina. Non si può pretendere dai governati un tasso di moralità superiore a quello dei governanti. I francesi dicono che i figli si educano non con le parole ma con gli esempi. Lo stesso vale per i governanti e i governati.»