Dicono di noi

20

Gennaio
2005

Contro la mafia il "no" di 4.000 giovani

Nel nome della memoria e dell'impegno civile, migliaia di giovani - circa 4000 - hanno invaso pacificamente il Palasport di Fondo Patti. Tantissimi studenti e detenuti hanno rievocato le storie di quanti hanno sacrificato la vita nella lotta contro la mafia e per la democrazia.
Il volto più bello della Sicilia si è manifestato, ieri, a Palermo, in occasione della giornata organizzata dall'Associazione Nazionale Magistrati. Di fronte ad una platea allegra e motivata, l'ANM di Palermo ha premiato i vincitori del concorso "Le date della memoria" ed ha presentato il volume "La Memoria Ritrovata - Storie delle vittime di mafia raccontate dallen scuole". Al concorso hanno partecipato 250 scuole di ogni ordine e grado, comprese 13 scuole circondariali. Gli studenti hanno realizzato 760 schede per descrivere la vita di 298 vittime della mafia. Le 25 scuole vincitrici sono state premiate con computer, dvd e macchine fotografiche digitali. Ogni studente, invece, ha ricevuto una maglietta della legalità. La volontà di riscatto del popolo siciliano e l'impegno dei giovani sono stati evidenziati dal conduttore Fabrizio Frizzi e dal testimonial dell'evento, Beppe Fiorello. Sull'importanza della memoria si sono soffermate le altre personalità intervenute, tra le quali: il sindaco Diego Cammarata, il regista Gianluca Tavarelli (autore della fiction su Paolo Borsellino), l'assessore regionale Alessandro Pagano e l'atleta Andrea Lucchetta (ex capitano della Nazionale italiana di Pallavolo). Massimo Russo (presidente dell'ANM di Palermo), Rita Borsellino (vice presidente nazionale di Libera), Elisabetta Caponnetto (vedova del capo del pool antimafia) ed Alfredo Galasso (responsabile della Fondazione Caponnetto)hanno, inoltre, presentato il progetto "La Costituzione a scuola", destinato alla promozione dei principi costituzionali tra gli studenti.
Secondo Massimo Russo, "con i giovani possiamo condividere il sogno di un Paese finalmente libero dalla schiavitù mafiosa; su di loro, possiamo immaginare di costruire il nostro futuro, una società migliore in un mondo migliore".
Marika Campo, 11 anni, ha partecipato al cfoncorso con gli ex compagni della V A della Monti Iblei, una tra le scuole palermitane vincitrici al concorso: "Noi studenti siamo il futuro dell'umanità e dobbiamo combattere la mafia e le ingiustizie, per garantirci un avvenire migliore". Dello stesso tenore gli iscritti dei detenuti, che hanno manifestato un'apprezzabile volontà di riscatto e di reinserimento sociale, in omaggio al sacrificio delle vittime della mafia.

Autori

Pietro Scaglione

Testata

La Sicilia