MUSEO FALCONE E BORSELLINO - il "Bunkerino"

La Giunta distrettuale dell'Associazione Nazionale Magistrati di Palermo ha realizzato nel Palazzo di Giustizia di Palermo il “Museo Falcone-Borsellino” dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Lo spazio ha l'obiettivo di realizzare un luogo di memoria permanente indirizzato non solo agli addetti ai lavori, ma all'intera collettività ed in particolare alle giovani generazioni.


Le visite al Museo, normalmente aperto da lunedì a venerdì nelle mattine, gratuite e dietro prenotazione, abitualmente prenotabili cliccando quì sono SOSPESE fino a nuove disposizioni legate alle misure di contenimento per il Covid-19.

E' possibile conoscere la storia e le storie del Bunkerino iniziando una visita virtuale: clicca qui.

Ci stiamo organizzando per rendere possibile, per le classi della scuola superiore che abbiano"visitato" le stanze attraverso i videoclip, incontri in remoto con Giovanni Paparcuri. Per info, su tempi e modalità scrivere a info@progettolegalita.it


Determinante per la sua realizzazione è stato il contributo di Giovanni Paparcuri, straordinario collaboratore dei due Magistrati ed “inventore” della informatizzazione, all'epoca rivoluzionaria del maxiprocesso, scampato miracolosamente all'attentato del 29 luglio 1983 in Via Pipitone Federico a Palermo, nel quale persero la vita il Consigliere Istruttore Rocco Chinnici, il Maresciallo Trapassi e l'appuntato Bartolotta dei Carabinieri, nonché il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi.

Proprio dopo la “strage Chinnici” maturò la consapevolezza dell'estrema esposizione a pericolo di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino i quali già da alcuni anni si occupavano di delicatissimi processi a carico di appartenenti a Cosa Nostra, espletando le loro funzioni in uffici ubicati al piano terra del Palazzo di Giustizia facilmente accessibili a chiunque.

Per tale ragione venne deciso il loro trasferimento in un'area più riservata del Palazzo e vennero individuati, a tal fine, i locali del c.d. Bunkerino (in cui oggi si trova il Museo), ove continuarono per alcuni anni il loro lavoro, potendo fruire di una maggiore riservatezza e di qualche misura di protezione, come la porta blindata e le telecamere che consentivano di vedere dalla stanza di Giovanni chi intendeva accedere ai locali.

Matteo Frasca, Presidente Corte d'Appello di Palermo, già Presidente dell'ANM Palermo


Giovanni Paparcuri #1

Giovanni Paparcuri #2

Il Bunkerino

La nascita del Museo

Giovanni Falcone

Francesca Morvillo

Il Pool Antimafia

Paolo Borsellino