LA MEMORIA RITROVATA

Nell'anno scolastico 2003-04, mentre in molte scuole era appeso il Calendario della memoria, la Fondazione ha promosso il percorso "Le Date della memoria", chiedendo a studenti e docenti di ricostruire la storia di quelle 263 persone. Da queste ricerche è nato il libro "La memoria ritrovata. Storie delle vittime della mafia raccontate dalle scuole", - anche grazie all'aiuto di Anna Puglisi, del "Centro studi e documentazione G. Impastato".

Avremmo voluto che questo libro non fosse mai esistito...

storia, quella della Sicilia, del nostro Paese, scritte con il sangue di tanti uomini che hanno pagato con la vita la difesa degli ideali in cui credevano, il rispetto della dignità e della Verità, l'impegno per la legalità e la democrazia; pagine impresse con il sangue innocente di bambini, donne, lavoratori inermi il cui unico sogno era quello di una vita normale in un paese normale.

Sono le dolorose vicende umane e professionali di tanti, troppi cittadini caduti per mano mafiosa.

Un elenco interminabile di nomi; in ciascuno di questi c'è la storia di una tragedia familiare, vive lancinante l'indelebile sofferenza di madri, padri, fratelli, figli. E l'insieme di queste tragedie è la scandalosa vergogna della nostra terra, la ferita insanabile della nostra dignità di uomini e di cittadini.

Alcuni non sanno, altri non ricordano, molti altri, ancora, dimenticano e vogliono far dimenticare...

che la mafia è illegalità, ipocrisia, violenza, sopraffazione, orrore, potere per il potere; che la mafia continua silenziosamente ad uccidere spegnendo, nell'indifferenza dell'opinione pubblica, le coscienze di molti perché non si muore soltanto sotto il piombo dei sicari, si muore anche nella routine quotidiana, trascinandosi stancamente, adattandosi all'incerto, al compromesso senza un moto di riprovazione, senza un sussulto di dignità.

Ecco perché è nato questo libro: per guardare al passato e per riflettere sul presente...

impedire che le vicende di chi è stato ucciso dalla mafia diventino, oggi, niente di più che le testimonianze dolorose dell'inutilità del loro sacrificio.

Serve per ravvivare la memoria, per impedire che l'inesorabile trascorrere del tempo, offuschi i ricordi, plachi le emozioni, attenui gli impegni assunti solennemente davanti alle bare di chi ha sacrificato gli affetti, la stessa vita per lo Stato.

Abbiamo cercato, allora, di fare levare la voce dei giovani...

ai ragazzi, agli adulti tornati sui banchi di scuola, agli alunni detenuti, abbiamo chiesto di scoprire, di raccontare e far conoscere quelle storie, umane e personali innanzitutto; per apprendere che cosa ha fatto la mafia, come si è trasformata, quali compiacenze l'hanno coltivata e quali sacrifici l'hanno combattuta.

Infine, abbiamo cercato di riaprire un dialogo ideale...

quello tra chi non c'è più e chi è rimasto, ospitando, in queste pagine, il contributo che i familiari delle vittime ci hanno offerto: una frase, un messaggio detto dai loro cari o sui loro cari, un dono per le nuove generazioni, un punto di partenza, un momento di riflessione, uno stimolo a impegnarsi sulla strada più difficile, quella del rispetto delle regole, evitando le lusinghe della scorciatoia dell'illegalità. Le loro parole sono attuali, forti, dure, coraggiose, piene di dignità, e riportano l'amore per quei valori e per quegli ideali in cui i loro cari hanno creduto e per cui sono morti.

Di luci e ombre è fatto l'elenco dei nomi di questo libro...

Alcune figure non sono così nette, hanno dei contorni sfumati; alcuni, addirittura, sono nomi di mafiosi. Ma si tratta di casi simbolici che volevamo venissero ricordati: perché la mafia aveva alzato il tiro e mandato messaggi forti allo Stato.

Messaggi a cui lo Stato, alcune volte con colpevoli ritardi, ha reagito.

"Chi non ricorda, non sa": con il loro impegno e quello degli insegnanti, gli studenti che hanno accolto la nostra sfida, hanno adesso qualche consapevolezza in più. Con loro possiamo condividere il sogno di un Paese finalmente libero dalla schiavitù mafiosa; su di loro possiamo immaginare di costruire il nostro futuro, una società migliore in un mondo migliore.

Ciò che la mafia non ha e non vuole.

Come ordinare il Volume

I volumi possono essere acquistati tramite la Fondazione.

Per informazioni:

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