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ABI: siglato protocollo su gestione beni confiscati con Tribunale di Roma

(Antimafia 2000) Il Tribunale di Roma, le associazioni imprenditoriali (Confcommercio e Unindustria), l'Abi (Associazione Bancaria Italiana) e le istituzioni, Roma Capitale e Regione Lazio fanno squadra per una gestione più efficiente dei beni confiscati alle mafie: e' stato siglato oggi il protocollo d'intesa per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. Seduti insieme attorno ad un tavolo, presso il Tribunale di Roma: il primo cittadino Ignazio Marino, accompagnato dal vicesindaco Luigi Nieri, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, il presidente della III Sezione Penale del Tribunale del Riesame Guglielmo Muntoni, il presidente di Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli, il presidente di Unindustria, Maurizio Stirpe, il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, Mario Bresciano presidente del Tribunale di Roma e il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini. con la firma del protocollo Roma si impegna anche a mettere a disposizione degli ufficiali giudiziari, alcuni dipendenti del Comune di Roma che possano supportare il lavoro della cancelleria della Sezione 'Misure di prevenzione' per venire incontro alla carenza di personale, che ci rendiamo conto essere drammatica rispetto ad un aumento del lavoro da svolgere (ominroma.it)" 

ABI - Associazione Bancaria Italiana: Nel contesto delle iniziative assunte per contribuire alle azioni di contrasto alla criminalità, nel luglio 2012, l’ABI ha sottoscritto con il Tribunale di Milano un Protocollo d’intesa per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Il Protocollo si inserisce nelle attività promosse da detto Tribunale nell’ambito del Tavolo della giustizia della città di Milano – volto alla realizzazione di diversi interventi per la modernizzazione della giustizia civile e penale – cui l’ABI è stata invitata a partecipare in ragione del diffuso riconoscimento dell’Associazione nel campo della giustizia. Gli altri firmatari sono: la Corte di Appello di Milano, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, la Regione Lombardia, la Provincia ed il Comune di Milano, Assolombarda, la Cciaa ed il Consiglio forense locale.

La finalità del Protocollo – come precisato nelle premesse dello stesso – è quella di “consentire la continuità delle attività delle imprese, costituite in forma societaria ed operanti nel territorio lombardo, sottoposte a sequestro”. Per favorire la più ampia partecipazione della comunità economica, il Protocollo ha lasciato ad altri enti ed organismi interessati la possibilità di aderirvi in un momento successivo. Così, a gennaio 2013, anche Cgil, Cisl, Uil e Confcommercio hanno sottoscritto il documento.

Il 10 marzo 2014 l’ABI ha sottoscritto anche con il Tribunale di Roma un Protocollo d’intesa per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, in relazione alle rilevanti finalità perseguite dallo stesso e quale ulteriore segno di fattivo contributo delle banche e degli intermediari finanziari al mondo della Giustizia ed alle iniziative di contrasto alla criminalità organizzata e, più in generale, all’illegalità.
La firma del Protocollo è frutto di un’attenta valutazione compiuta alla luce di una più complessiva riflessione che l’ABI ed il settore bancario sono chiamati a svolgere in ordine alla tematica della finanziabilità delle imprese sequestrate e confiscate. In questo contesto la sottoscrizione del Protocollo del Tribunale di Roma conferma la volontà dell’Associazione e delle banche di assumere una posizione proattiva nei confronti della finanziabilità delle imprese sequestrate/confiscate, fermo restando il principio della meritevolezza del credito.