Dicono di noi

Scuola media Garibaldi di Palermo

abbiamo aderito al percorso perché siamo convinti che studiare i fatti legati alla mafia ci aiuta a riconoscere ciò che è legale da ciò che non lo è, perché se tutti si muovessero nell'ambito della legalità, la mafia non esisterebbe, si rispetterebbero i diritti di tutti. Dall'elenco dei nomi delle vittime  abbiamo scelto quelli che erano legati a fatti più recenti. Le ricerche non sempre si sono rivelate semplici, ci siamo dovuti riunire diverse volte per gruppi e poi, raccolte le informazioni, abbiamo discusso in classe e completato le schede ( in tutto ne abbiamo mandato sei). Abbiamo inoltre "scoperto" una vittima che non era stata inserita nell'elenco, il Dott. Giuseppe Montalbano di Camporeale, grazie all'aiuto dell'Avv. Francesco Misuraca. Abbiamo letto e commentato in classe alcuni stralci della sentenze di condanna e degli interrogatori dei mafiosi responsabili del delitto. La Matmix si è dimostrata efficiente e tempestiva nel darci le comunicazioni, ma abbiamo avuto difficoltà nell'accedere a Internet da scuola, cosi le schede sono state mandate dalla nostra insegnante di Lettere oppure da un compagno. Grazie al lavoro che abbiamo svolto abbiamo capito che la mafia non è solo l'associazione criminale di Cosa Nostra ma si manifesta in una specie di "mentalità mafiosa" che può essere in tutti e si mostra come prepotenza, minaccia, omertà, bullismo (su questo fenomeno abbiamo fatto un'indagine in classe). Si può dire che , senza accorgersene tutti i cittadini comuni lottano contro la mafia quando svolgono con onestà e serietà i loro compiti e doveri, perciò occorre rispettare sempre le regole, fin da piccoli. La Legalità quindi nasce nel quotidiano, dal rispetto degli altri, dalla coerenza del comportamento, dalla solidarietà  e dalla condivisione dei valori, dall'impegno a fare il proprio dovere, giorno dopo giorno