Il 30 giugno corre il 45° anniversario della strage di Ciaculli, nella quale sette uomini dello stato persero la vita per lo esplosione di una giulietta Alfa Romeo, la prima autobomba usata dalla mafia.

Hanno perso la vita e ricordiamo con vivo affetto: il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio, il tenente  dei carabinieri Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro,  gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, ed il soldato Giorgio Ciacci.

Per l'occasione è stata presente l'AIFAM (Associazione Italiana Familiari AntiMafia) ed assieme al figlio del maresciallo Pasquale Nuccio, Francesco Nuccio ed i suoi familiari, non faremo semplice, anche se importate, memoria, ma saremo lì a testimoniare che la loro morte non è stata vana e che i valori da loro trasmessi, con orgoglio, li continuiamo a vivere e a testimoniare, sulle  nostre gambe.

Ma la testimonianza non può e non deve essere solo di chi ha avuto la terribile esperienza della mafia, ma anche di chi vive in questa città e non può rimanere indifferente a tutto quello che gli sta attorno. L'antimafia a parole non ha senso.

Pippo Di Vita

Associazione Vito Ievolella

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