L'iniziativa nasce dallo stato di agitazione proclamato dalla Giunta Esecutiva nazionale dell'Associazione nazionale magistrati, in conformità del deliberato del Comitato Direttivo Centrale del 17 ottobre, per il clima di costante tensione che attraversa il paese, che non risparmiando le autorità di garanzia ha condotto ad ennesimi attacchi ed invettive nei confronti della magistratura e di singoli giudici, con gravissimi rischi per la stessa credibilità della giurisdizione. L'assemblea aperta vuole innanzitutto essere un occasione di confronto con la società civile nell'intento di avvicinare i cittadini - quanto più possibile - all'esercizio delle giurisdizione ed al reale funzionamento del processo, con il coinvolgimento di tutti i protagonisti del sistema giustizia, magistrati, avvocati, cancellieri e operatori vari. È sotto gli occhi di tutti che la giustizia è lasciata in condizioni di degrado: mancano magistrati, personale amministrativo, strutture, strumenti idonei alla celere definizione degli affari, mentre l'informatizzazione segna il passo. Ma l'informazione offerta deforma ormai quotidianamente la realtà, finendo troppe volte col denigrare il lavoro degli operatori. Certo, è sempre più difficile celebrare i processi in modo conforme alle aspettative dei cittadini. Nonostante tutto, magistrati, avvocati, personale amministrativo continuano a confrontarsi tra loro per cercare di assicurare il miglior servizio possibile, consapevoli che l'efficienza e la funzionalità degli uffici giudiziari, ma anche il rispetto dovuto ai vari operatori, sono condizione primaria ed imprescindibile per l'attuazione di un processo rapido e giusto. Di tutto questo si vuol dare conto brevemente, in assemblea aperta alla collettività.

Palermo, 29 ottobre 2009 - Aula Magna Corte d'Appello ore 12:30