Una canzone rap, dura, ambientata nei quartieri di Palermo, nei luoghi comuni delle periferie, un videoclip fortemente voluto dalla Questura di Palermo per raccontare la voglia di riscatto di destini segnati dal degrado urbano e sociale, dove non arrendersi e non partire è una sfida già con se stessi.
L'unico modo per non lasciare che il nostro futuro resti in mano a chi ci vuole "fregare".
"Lo tagliamo questo pallone" è la minaccia che i grandi, infastiditi, rivolgono ai ragazzini costretti a giocare per strada. Invece di comprendere che quello è l'unico spazio rimasto per inventarsi il diritto al gioco in una infanzia rubata, i grandi minacciano.
Il ragazzino cerca di sfuggire alla legge della strada, non vuole diventare spacciatore, non vuole andare a rubare, non vuole finire al riformatorio... ma è dura fare le scelte giuste, studiare costa e - magari - dopo la laurea se riesci a trovare un lavoro lo accetti in nero, solo dopo un voto di scambio.
L'unica soluzione sembra quella di andarsene. Ma così non è più la propria vita, è solo un destino segnato e progettato da altri. Solo un miracolo può liberarci dalla nuova pestilenza: ignoranza, mafia, prepotenza? Oppure è la nostra determinazione, la nostra forza che ci deve fare accorgere che la nostra è una terra di cultura e civiltà, ci dobbiamo e vogliamo vivere, la dobbiamo e vogliamo cambiare: dobbiamo e vogliamo morire qua, non farci buttare inesorabilmente fuori dal proprio futuro.
Come si fa? Imparando a trovare le informazioni necessarie per non scambiare i nostri diritti con i favori, indignandosi per ciò che non va. Perchè la dignità è uno dei valori della nostra Costituzione.
I Combomastas sono un gruppo di rapper di Palermo. Sasà Salvaggio ha partecipato amichevolmente al videoclip, prodotto, senza scopo di lucro, dalla Zerocento di Palermo (con mezzi e risorse, perchè ne condivide le finalità istituzionali) con il contributo de Il Sole 24 ore e il Giornale di Sicilia. La Fondazione ne promuove la diffusione come occasione di riflessione sulla responsabilità delle scelte individuali e collettive.
Regia: Armando Trivellini
Fotografia: Massimiliano Pantucci
Montaggio: Luca Lucchesi
Hanno partecipato i piccoli Marco e Gaia Di Gristina.