ROMA — Sono quelli che non si ricordano mai, i dimenticati. Morti di mafia sepolti nelle pieghe della memoria, volti sconosciuti. Sono quelli degli anniversari celebrati in silenzio, le messe private, i parenti stretti. Senza fanfare e parate, pennacchi, alte uniformi. Mai una lapide da scoprire. Piccoli grandi eroi, ignare vittime. In Sicilia sono 284. Tornano con le loro voci lontane. Con le parole dei loro padri e delle loro madri, figli, figlie, fratelli, mogli. E’ l’isola che non c’è più
che diventa un film.
Autori
Attilio Bolzoni
Testata
la Repubblica