CALENDARIO DELLA MEMORIA

Nel 2002-2003 con il percorso "La bellezza del fresco profumo della libertà" (una frase di Paolo Borsellino) i bambini hanno disegnato ciò che significava per loro il rispetto delle regole e i ragazzi delle medie hanno creato slogan per comunicare perché è necessario ribellarsi alla mafia. Gli studenti delle superiori, invece, si sono cimentati nella scrittura di una sceneggiatura.

I lavori migliori sono stati valorizzati pubblicando il "Calendario della memoria 2004" con il quale sono state ricordate 263 vittime della mafia: era la prima volta, dopo tanti anni, che si faceva una ricostruzione così metodica e precisa, anche grazie al supporto di Umberto Santino del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo.

Sono state diffuse quasi 10.000 copie del calendario

Nel Calendario avevamo scelto di ricordare solo nomi e date, senza il ruolo la funzione o il lavoro svolto, perché il sacrificio della vita è stato uguale per tutti. Per alcuni si è potuto riportare solo il giorno della scomparsa, perché la mafia è atroce pure quando uccide senza lasciare una data e un corpo su cui piangere.

Ogni pagina del calendario riporta in verticale le date del mese. Il giorno da ricordare diventa una croce simbolica, tra la bacchetta colorata e la scritta del nome, per ricordare chi è stato ucciso. Il nome è schiacciato a terra, senz'ombra, come i morti, ma è pure impresso come un calco nella memoria di chi, anche solo ricordandone il sacrificio i gesti e le parole, desidera farli continuare a vivere. Un grazie va anche, e soprattutto, alle scuole e ai docenti che con la loro quotidiana attività formano i giovani, contribuendo a costruire, con i cittadini di domani, un futuro e una società migliori perché, come diceva Paolo Borsellino a cui il nostro Progetto Legalità è dedicato: "Questa terra diventerà bellissima".